Libri di musica classica da portare in vacanza | PARTE 1

La musica classica è un tesoro senza tempo che nutre l’anima e solletica i sensi con la sua profondità e bellezza intrinseche. In vacanza, quando il tempo scorre più lento e ci concediamo il lusso di apprezzare le piccole gioie della vita, immergersi nella magia della musica classica può essere una scelta meravigliosa. In questo articolo, esploreremo le meraviglie della musica classica e consiglieremo alcuni libri dedicati a questo genere. Un viaggio sonoro coinvolgente e rilassante per delle vacanze da sogno.

Perché leggere libri di musica classica in vacanza

La musica classica ha affascinato gli ascoltatori per secoli con la sua straordinaria capacità di evocare emozioni e trasmettere profonde storie senza parole. Dai grandi compositori come Beethoven, Mozart e Bach alle esecuzioni straordinarie delle orchestre sinfoniche più rinomate, la musica classica offre una varietà di stili e mood che catturano l’immaginazione e ispirano l’anima.

Durante le vacanze, siamo spesso alla ricerca di momenti di relax e di una fuga dalla routine quotidiana. La musica classica può offrire uno straordinario senso di tranquillità e pace interiore, aiutandoci a rilassarci e a trovare serenità nella bellezza del momento. I libri dedicati alla musica classica inoltre stanno guadagnando popolarità, offrendo agli appassionati l’opportunità di esplorare opere musicali, scoprire nuovi interpreti e conoscere la storia dietro i grandi compositori. Ecco 4 libri da portare in vacanza:

Autobiografia di un ex cantante di Antonio Ghislanzoni

Nella divertente Autobiografia di un ex-cantante la penna di Ghislanzoni, fra i più celebri librettisti di Verdi assieme a Solera, Piave e Boito, ci conduce nella Milano di inizio Ottocento, mostrandoci ironicamente quale fosse all’epoca la gavetta obbligata di ogni musicista in erba. Una sottile e spiritosa satira di costume emerge tra i tanti personaggi verisimili delineati dall’autore in questi dieci scritti “musicali” selezionati da NeoClassica. Il librettista lombardo racconta, ad esempio, la triste sorte della prima tromba del teatro La Fenice di Venezia (La tromba di Rubly), le salaci avventure di un’attempata aristocratica (Il flauto di mio marito), la curiosa storia di un sedicente pianista nordico (Daniel Nabaäm De-Schudmoëken), oppure ancora Ciò che si vede in un teatro popolare (come dice il titolo di un racconto).

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Vite di Haydn, Mozart e Metastasio di Stendhal

Prima di diventare il grande romanziere di Il rosso e il nero e della Certosa di Parma, il trentunenne Stendhal diede alle stampe le biografie di tre dei più grandi artisti del secolo appena trascorso. Pubblicate con il lungo titolo di Lettere scritte da Vienna in Austria sul celebre compositore J. Haydn, seguite da una Vita di Mozart e da Considerazioni su Metastasio e lo stato attuale della musica in Francia e in Italia (1814). Queste tre biografie godettero di sicura fortuna sia in Francia che altrove prima ancora che Stendhal diventasse uno dei più importanti romanzieri ottocenteschi. NeoClassica le ripubblica in una traduzione rivista e aggiornata, preceduta dall’introduzione di Alessandro Arbo e da un ricco apparato bio-bibliografico.

Libri di musica: Luca Marenzio di Marco Bizzarini

Luca Marenzio (c. 1553-1599), compositore che portò il genere del madrigale polifonico alla più alta espressione. Visse e operò nelle principali corti dell’Italia settentrionale, a Roma, divenuta sua città d’adozione, e in Polonia, al servizio del re Sigismondo III. Ornata nella veste armonica e nell’intima aderenza alla parola, la copiosa opera di Marenzio mostra un’eccezionale versatilità; può essere edonistica, leggiadra e soave, quanto sofferta, artificiosa, profonda, oscillando fra le categorie della piacevolezza e della gravità.

Alla ricchezza dell’espressione corrisponde una grande varietà di temi e di generi musicali. Accanto ai madrigali – spesso su testi di poeti illustri, da Petrarca al Tasso – spicca la produzione polifonica sacra. Qui si coglie un’eco del passaggio fra due epoche, dallo stile osservato di Palestrina alla fastosa policoralità di Giovanni Gabrieli. Pur perseguendo intenti di sintesi, il volume non rinuncia a proporre dettagli biografici inediti, originali approfondimenti delle opere e un’aggiornata informazione bibliografica.

Pietro Mascagni di Cesare Orselli

Che cosa conosciamo di Pietro Mascagni, oltre a Cavalleria rusticana? Eppure una quindicina sono i suoi melodrammi, e numerose sono le composizioni per orchestra, da camera, per pianoforte, ampio il repertorio corale (sia sacro che profano), curioso il suo interesse per il teatro e il cinema. Amico-nemico di Puccini, col quale rivaleggiò sui palcoscenici per lunghi anni, favorito dal regime ma amato in tutta Europa. Per la prima metà del Novecento musicale italiano Mascagni fu molto più che un semplice autore verista. Lo mostrano le sue musiche, di volta in volta decadenti, liberty, neoclassiche e molto altro. Con approfondito spirito musicologico e con l’ausilio di documenti inediti – non ultimo il prezioso Pietro Mascagni di Bastianelli e le lettere del librettista Guido Menasci -, Cesare Orselli ci guida alla scoperta del grande compositore toscano.

(fonte immagine: Archivio Neoclassica)