musichemigranti entra a scuola: Roma a tempo di musica!
La nostra collana musichemigranti entra a scuola. A partire dal 17 marzo 2023, il progetto, che prende il nome di Roma a tempo di musica! verrà sviluppato nel corso dei mesi presso la scuola media “R. Bonghi” di Roma sotto la guida dell’etnomusicologo Alessandro Cosentino già autore di Esengo. All’interno di un progetto regionale ed europeo, una serie di incontri con etnomusicologi, musicologi e altri esperti guideranno i ragazzi di prima, seconda e terza media alla scoperta delle unicità che caratterizzano la società e la geografia di Roma. Lo strumento principale: la musica.
Lo spunto
Roma è, da secoli, crocevia di popoli e culture, le cui diverse espressioni – linguistiche, artistiche, cultuali ecc. – hanno contribuito in varia misura a realizzare il tessuto sociale e l’immagine della città stessa. Senza bisogno di risalire alle epoche antiche, è possibile affermare che in età contemporanea – grosso modo negli ultimi due secoli – l’espressione culturale delle diverse comunità che hanno abitato e abitano a Roma sia parte integrante della vita della città attuale e, in modi alterni, condizioni implicitamente o esplicitamente anche le politiche e il vivere comune. Il fenomeno dell’immigrazione, poi, se da sempre ha caratterizzato la capitale, negli ultimi decenni è diventato argomento di discussione sociale senza tuttavia che la questione, le eventuali problematiche e le possibili soluzioni, siano del tutto chiare alla popolazione capitolina.
Com’è noto, una delle principali modalità di espressione culturale è la musica: lo studio, l’analisi e la divulgazione delle sue caratteristiche presso un grande pubblico è compito non solo del ricercatore ma anche e soprattutto dei suoi primi testimoni, ossia coloro che ne fruiscono e coloro che la praticano. La musica non deve comunque essere astratta dal suo contesto, ma anzi deve essere strettamente collegata ai luoghi e alle persone che la producono e la ascoltano.
Dalla collana alla scuola
La forma di questo progetto si è delineata a partire principalmente dalla collana di volumi musichemigranti, avviata nel 2019 grazie a un’equipe di etnomusicologi dell’Università di Roma “Tor Vergata” sotto la guida di Serena Facci, professore associato all’Università di Roma “Tor Vergata”, ma anche dalla collana Nuove impressioni, di carattere prettamente musicologico, attraverso la quale NeoClassica intende far riscoprire alcuni degli aspetti più peculiari della musica colta occidentale.
Alcuni studiosi, formati sugli argomenti trattati da queste collane e coordinati dall’etnomusicologo Alessandro Cosentino, docente presso l’Istituto “R. Bonghi”, guideranno i giovani studenti alla scoperta di luoghi, persone e musiche di Roma e insegneranno loro come divulgare e praticare queste scoperte attraverso il lavoro editoriale inteso nel suo senso più ampio: editoria cartacea e digitale, editoria per internet, comunicazione editoriale attraverso i social network.
Nella fattispecie, per realizzare Roma a tempo di musica abbiamo selezionato quattro ambiti. Due in senso sincronico – le musiche e i luoghi della contemporaneità – due in senso diacronico – le musiche e i luoghi del recente passato. Nel primo ambito si esploreranno la comunità cattolica congolese e la comunità georgiana di Roma; nel secondo i poemi sinfonici di Ottorino Respighi dedicati alla descrizione della capitale (Pini e Fontane di Roma) e Tosca, il melodramma di Giacomo Puccini che ambienta i duri conflitti sociali di epoca napoleonica in tre peculiari punti di Roma.
Un progetto europeo
Il Programma Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+) 2021- 2027, Obiettivo di Policy 4 “Un’Europa più sociale”, Regolamento (UE) n. 1060/2021, Regolamento (UE) n. 1057/2021, Priorità “Giovani”, ha finanziato il progetto attraverso il bando “Progetto formazione e cultura: valore cultura e produzione letteraria“. L’obiettivo specifico di promuovere la parità di accesso e di completamento di un’istruzione e una formazione inclusive e di qualità, in particolare per i gruppi svantaggiati, dall’educazione e cura della prima infanzia, attraverso l’istruzione e la formazione generale e professionale, fino al livello terziario e all’istruzione e all’apprendimento degli adulti, anche agevolando la mobilità ai fini dell’apprendimento per tutti e l’accessibilità per le persone con disabilità.