Storia della musica africana
La musica africana è antichissima e ha radici profonde nella storia e nella cultura del continente africano. Essa è stata trasmessa di generazione in generazione soprattutto attraverso la tradizione orale, che ha permesso di preservarne la vitalità e l’originalità. Si caratterizza per una grande diversità di stili e generi, che variano da regione a regione e da popolo a popolo. Tuttavia molti generi musicali africani hanno in comune alcune caratteristiche distintive, tra cui la presenza di ritmi complessi, l’uso di strumenti musicali tradizionali e la centralità del canto e della danza.
La musica africana ha una storia lunga e complessa che risale ai tempi antichi dell’umanità. Le prime tracce si trovano nella tradizione orale dei popoli africani, che hanno sviluppato una vasta gamma di stili musicali nel corso dei secoli. In particolare, la musica dell’Africa è stata influenzata da diversi fattori culturali e storici, tra cui il contatto con le culture europee e arabe, la colonizzazione e il commercio degli schiavi.
I generi musicali dell’Africa
Nel corso dei secoli, la musica africana ha subito molte trasformazioni e ha dato vita a una vasta gamma di generi e stili musicali. Uno dei generi più antichi e popolari della musica africana è il griot, una forma di canto e di narrazione che ha origini in Africa occidentale. Il griot si tramanda di generazione in generazione attraverso la tradizione orale dei popoli Mandinga, Wolof e Serer. La musica africana è stata anche influenzata dalla musica araba, che è stata introdotta in Africa nel VII secolo dall’espansione dell’Islam.
La musica araba ha avuto un’enorme influenza sulla musica africana, portando alla creazione di generi come il taarab in Africa orientale e la musica Gnawa in Africa nord-occidentale. Durante il periodo della colonizzazione europea, la musica ha subito molte trasformazioni, che hanno portato alla nascita di nuovi stili e generi musicali. Ad esempio, la musica africana è stata la base della musica jazz, questo genere nordamericano ha dato vita a una nuova forma di musica jazz africana, che ha combinato elementi della tradizione musicale africana con il jazz americano.
La musica africana nel mondo
La musica africana ha avuto un impatto significativo nel mondo, influenzando e ispirando molte forme di musica in tutto il mondo. Si caratterizza per la diversità e la ricchezza di stili, ritmi e strumenti musicali. Uno dei generi musicali più conosciuti della musica africana è l’afrobeat, un genere musicale che è nato in Nigeria negli anni ’70 e che combina elementi della musica tradizionale africana, della musica funk e del jazz. Il suo creatore, Fela Kuti, è diventato un’icona della musica africana nel mondo.
La musica africana tradizionale, come quella dei Griot in Africa occidentale, utilizza spesso strumenti musicali come la kora, il balafon e il djembe. Questi strumenti hanno influenzato la musica di molte parti del mondo, come il blues e il rock. Inoltre, molti artisti africani, come Youssou N’Dour dal Senegal, Miriam Makeba dal Sudafrica e Angelique Kidjo dal Benin, hanno portato la loro musica in tutto il mondo e hanno collaborato con artisti di altri generi musicali, come il pop e il rock. Infine, la musica africana moderna continua a influenzare la scena musicale mondiale con generi come l’afrobeat, che sta guadagnando sempre più popolarità grazie all’uso di strumenti tradizionali africani in combinazione con suoni elettronici moderni.
Gli strumenti musicali in Africa
La musica africana ha una vasta gamma di strumenti musicali, alcuni dei quali si utilizzano da secoli. Alcuni degli strumenti musicali africani più comuni includono:
- Djembe: un tamburo a forma di calice originario dell’Africa occidentale. È suonato con le mani e produce un suono molto caratteristico.
- Kora: uno strumento a corde con una cassa di risonanza a forma di mezzaluna e un manico lungo. Originario dell’Africa occidentale, si utilizzata nella musica tradizionale della regione.
- Balafon: uno strumento simile allo xylofono, originario dell’Africa occidentale. Ha una serie di barre di legno che producono suoni quando vengono colpiti con un martello.
- Kalimba: uno strumento a percussione conosciuto anche come “pianoforte a pollice”. È costituito da una serie di lamelle di metallo o legno disposte su un supporto a forma di scatola.
- Talking drum: un tamburo cilindrico originario dell’Africa occidentale. Si suona con le mani e il suono può essere modificato premendo o rilasciando le corde laterali che corrono lungo la superficie del tamburo.
- Ngoni: uno strumento a corde simile a una chitarra, originario dell’Africa occidentale. Ha un corpo di forma ovale o tondeggiante e si suona pizzicando le corde.
- Mbira: un altro strumento a percussione simile al kalimba, originario dell’Africa meridionale. Ha una serie di lamelle di metallo che producono suoni quando si premono con i pollici.
- Marimba: uno strumento a percussione simile al vibrafono, originario dell’Africa centrale e meridionale. Ha una serie di barre di legno che producono suoni quando si colpiscono con martelli.