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  • Esaurito
    La complessità, il fascino, l'enigmatica realizzazione della Messa in Si minore di Johann Sebastian Bach sono il centro della nuova edizione di questo volume di Federico Vizzaccaro. Esplorando la varietà di stili, di idee e di concezioni religiose impiegate dal Maestro di Lipsia per realizzare il suo capolavoro tardo-barocco, questo volume spiega chiaramente in che modo la Messa sia rimasta a tutt'oggi uno dei vertici insuperati della musica di ogni tempo.
  • Esaurito
    A un anno dalla scomparsa di Arrigo Boito (1918), un importante critico letterario italiano dedica la prima monografia alla vita e alle opere dello scapigliato. Testo necessario per una profonda comprensione non solo del Boito letterato, ma anche del Boito musicista. Pompeati racconta le trame sottese alla scrittura di capolavori come Re Orso, Mefistofele - del quale dà un'interessante interpretazione anche musicale - e l'ultimo Nerone, affrontando fra l'altro pure la faccia allegra e forse meno nota di Boito con Basi e bote. Al testo è aggiunta la prefazione di Renzo Bragantini, italianista, già ordinario di Letteratura Italiana all'Università "La Sapienza" di Roma.
  • NeoClassica raccoglie in quest'unico volume dal titolo Malìa tre componimenti di Luigi Capuana: Il sogno di un musicista, Malìa e Un melodramma inedito.

    Il primo breve racconto è l'estratto della settima giornata presa dal Decameroncino capuano. L'interesse di Capuana nei confronti dei fenomeni spiritici emerge nel corso di una narrazione scorrevole e garbata. In Un melodramma inedito il protagonista è turbato da una visione e da una musica arcane che lo trasportano in uno stato allucinatorio, nel quale è impossibile cogliere la differenza tra il sogno e la realtà.

    Il melodramma in tre atti Malìa è un interessantissimo esempio di arte librettistica, che si inserisce in pieno nelle tematiche e ambientazioni tipiche del contemporaneo stile verista.

  • Futurista lo fu la pittura, la scultura, la letteratura ma anche, come si sa, la musica. In questo pamphlet realizzato da NeoClassica, alcuni dei maggiori interpreti della stagione futurista mettono in luce pregi e difetti dell'arte dei suoni declinata in accezione futurista. Aprono il volume due scritti di Giannotto Bastianelli, seguono articoli di Giorgio Barini, fine giornalista musicale, Jules Écorcheville, in prima traduzione italiana, Silvio Mix, musicista futurista fra i più originali, J.-C. Barbiery, sulle possibilità cinematografiche della musica futurista. A riprova di un'arte che, a distanza di più di un secolo, non smette di interrogare.

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    In questo numero di Etnografie Sonore / In this number: Vincenzo Della Ratta - Preliminary Observations Concerning Music for the Kwangkay Secondary Mortuary Ritual of the Dayak Benuaq (East Kalimantan, Indonesian Borneo) Gianira Ferrara - Suoni e memorie d’Angola nel Portogallo postcoloniale Eloisa Zoia - Le saetas dialogadas: tre esempi di dialogia musicale Giovanni Ragni -Il chjam’è rispondi in Corsica: una pratica di canto improvvisato fra tradizione e spettacolarizzazione Nico StaitiOne Ceremony, Two Perspectives: Wedding and Music of a Diasporic Roma Community
  • Il volume concerne i drammi per musica di Alessandro Scarlatti dal Flavio Cuniberto, allestito a Pratolino nel 1702, alla Griselda, apparsa a Roma nel 1721. Vengono prese in considerazione le “prime” intonazioni la cui responsabilità sia attribuibile per intero al musicista palermitano, più le tarde rielaborazioni d’autore per Roma di due dei lavori scritti originalmente per Pratolino: Turno Aricino (1720) e Arminio (1722). La materia è suddivisa in due parti: la prima contiene sia un esame dei soggetti, dei nuclei drammatici e degli eventuali accomodi (in caso di libretti di lungo corso) dei drammi per musica di Scarlatti, sia un quadro delle caratteristiche stilistiche e formali della musica in ottica generale e sistematica; la seconda parte descrive più in dettaglio, e in prospettiva cronologica, le intonazioni di cui sussistano fonti, in specie riguardo ai rapporti e alle alternative possibili fra musica, parole e gesto negli snodi melo-drammatici di maggior rilievo.

    SOMMARIO

    PREMESSA ELENCO DEGLI ESEMPI MUSICALI ASPETTI STORICI, ESTETICI E FORMALI Luoghi, occasioni, drammi Scene comiche Forme e mezzi compositivi LE OPERE Il Flavio Cuniberto Arminio Turno Aricino Il Mitridate Eupatore Il trionfo della libertà L’amor volubile e tiranno La principessa fedele La fede riconosciuta Il Ciro Scipione nelle Spagne L’amor generoso Tigrane Carlo re d’Alemagna Telemaco Cambise Marco Attilio Regolo Griselda ESEMPI MUSICALI BIBLIOGRAFIA INDICE DEI NOMI
  • Esaurito
    Margutti & Castelnuovo-Tedesco: Works for Choir and Guitar (Dynamic, 2024) is the album that marks the first artistic outcome of a larger project aimed at expanding the repertoire for choir and guitar. This project was conceived by guitarist Nicolò Spera and Giovanni Cestino, artistic director of the ITER Research Ensemble, with the support of the University of Colorado Boulder. The program pairs two complementary works: Rivers, a new composition written specifically for the performers by Corrado Margutti—currently the largest-scale piece ever written for this ensemble—and Romancero Gitano by Mario Castelnuovo-Tedesco, the first modern work for choir and guitar. This performance is based on a new critical edition prepared by two ITER members, Stefano Colombo and Lorenzo Giustozzi.
  • La musica a cui si riferisce il titolo di questo libro è, da una parte, la musica che Jean-Jacques Rousseau ascoltò fin da bambino commuovendosi fino alle lacrime e che lo consolò nelle difficoltà dell’età avanzata: musica semplice e piacevole, “naturale” come egli la dice; ed è anche la musica “imitativa”, musica d’arte raffinata e complessa di cui seppe descrivere le dinamiche tecniche e linguistiche nel loro percorso storico e indovinarne il futuro sviluppo; ma è soprattutto l’idea di musica da lui elaborata all’interno della riflessione sull’origine, sulle società, sui linguaggi, e a cui affidò la proiezione del suo io inquieto. Musica risonante e musica teorizzata interagiscono già nella prima prova pubblica di Jean-Jacques Rousseau, la presentazione all’Acadèmie des Sciences parigina di un nuovo sistema di notazione, e nel suo primo scritto pubblicato che lo spiegava nei dettagli e nelle motivazioni. Così sarà in tutte le sue prove musicali fino al Pygmalion quando l’altezza del compito affidato all’artista – la conciliazione di natura e cultura – lo sgomenta tanto da indurlo al silenzio.

    Sommario

    Introduzione Jean-Jacques e Rousseau Prime esperienze musicali Un’idea nuova Un lavoro straordinario Le due musiche Le Devin du village L’origine Un’altra origine L’arte del musicista Il teatro Pygmalion Le grand Faiseur Consolazioni Segni grafici Riferimenti bibliografici Indice dei nomi

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