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  • Esaurito
    La complessità, il fascino, l'enigmatica realizzazione della Messa in Si minore di Johann Sebastian Bach sono il centro della nuova edizione di questo volume di Federico Vizzaccaro. Esplorando la varietà di stili, di idee e di concezioni religiose impiegate dal Maestro di Lipsia per realizzare il suo capolavoro tardo-barocco, questo volume spiega chiaramente in che modo la Messa sia rimasta a tutt'oggi uno dei vertici insuperati della musica di ogni tempo.
  • In nuova edizione, riveduta e aggiornata (con l'aggiunta di un nuovo capitolo e di una piccola appendice), riappare Kreisleriana di Robert Schumann di Antonio Rostagno. I Kreisleriana di Robert Schumann, una delle opere più singolari nel repertorio del compositore tedesco, sono una suite di otto fantasie per pianoforte. Questa suite deve il suo nome al direttore d'orchestra Johannes Kreisler, personaggio nato dalla fantasia di E.T.A. Hoffmann.
  • Uno dei più grandi compositori italiani d'inizio Novecento, Pietro Mascagni, visto attraverso la lente di uno dei più arguti e innovativi musicologi di quell'epoca, Giannotto Bastianelli. Le opere del compositore vengono analizzate e spiegate con profondità e semplicità: il Pietro Mascagni di Giannotto Bastianelli è una validissima introduzione all'autore che compose Cavalleria rusticana.
  • Pochi mesi dopo aver collaborato con Giuseppe Verdi alla creazione di Un ballo in maschera, Antonio Somma diede alle stampe Cassandra (1859), imponente tragedia in cinque atti dagli echi alfieriani, saldamente legata alla tradizione classica e dedicata alla più grande attrice di quegli anni, Adelaide Ristori. Affine all'opera verdiana, benché precedente di diversi anni, è anche La maschera del giovedì grasso poema dai toni gotici, fosco e inquieto, ambientato durante la rivolta del cosiddetto Crudele giovedì grasso (1511).

  • A più di un secolo dalla sua creazione, riemerge in prima edizione moderna Michelina, romanzo breve di Temistocle Solera, librettista del Nabucco di Giuseppe Verdi: un episodio di vita romantica ambientato nella Milano del 1836, che racconta le passioni di una giovane ragazza contesa fra le rigide convenzioni familiari, i sotterfugi di sedicenti artisti e l'amore per l'unico uomo che può salvarla.
  • Felice Romani, uno dei più grandi librettisti ottocenteschi, autore di opere come Norma e L'elisir d'amore, fu anche capace novellista, arguto epigrammista e delicato poeta. Nella presente raccolta di versi e prose Romani si perde tra antiche terre lontane dal profumo esotico o passeggia per la Milano del primo Ottocento, esplorando temi ed epoche sempre diversi. Dai racconti cavallereschi (Arturo e Madonia, La nuova Egeria, Il velo di Margravia) alle narrazioni bibliche (Morte di Adamo ed Eva, Rachele e il Dio della Mesopotamia), dalle traduzioni in versi di poemi nordici (Gunloda, Le nozze di Asclusa) fino alle verisimili cronistorie contemporanee (I virtuosi in viaggio, La crinolina) ed ai fulminei epigrammi, Romani si fa testimone degli ambienti, dei sapori e degli umori della letteratura ottocentesca.
  • Nella divertente Autobiografia di un ex-cantante la penna di Ghislanzoni ci conduce nella Milano di inizio Ottocento, mostrandoci ironicamente quale fosse all'epoca la gavetta obbligata di ogni musicista in erba. Una sottile e spiritosa satira di costume emerge tra i tanti personaggi verisimili delineati dall'autore in questi dieci scritti "musicali" selezionati da NeoClassica.

  • Esaurito
    A un anno dalla scomparsa di Arrigo Boito (1918), un importante critico letterario italiano dedica la prima monografia alla vita e alle opere dello scapigliato. Testo necessario per una profonda comprensione non solo del Boito letterato, ma anche del Boito musicista. Pompeati racconta le trame sottese alla scrittura di capolavori come Re Orso, Mefistofele - del quale dà un'interessante interpretazione anche musicale - e l'ultimo Nerone, affrontando fra l'altro pure la faccia allegra e forse meno nota di Boito con Basi e bote. Al testo è aggiunta la prefazione di Renzo Bragantini, italianista, già ordinario di Letteratura Italiana all'Università "La Sapienza" di Roma.
  • Da uno dei padri fondatori dell’Italia come nazione, un veloce e agile compendio su filosofia, politica risorgimentale e musica, centrato sulle idee e i gusti artistici mazziniani e ambientato nel panorama melodrammatico della prima metà dell’Ottocento, governato dalla maestosa figura di Gioacchino Rossini.
  • Anton Francesco Gori raccolse e ripubblicò nel Settecento numerose opere di Giovan Battista Doni; tra queste spicca questo ragguardevole trattato, rimasto sepolto negli archivi romani per più di un secolo. È questo un testo che offre ai nostri lettori una buona occasione di ripercorrere le origini della musica scenica dall’autorevole punto di vista di uno dei maggiori teorici seicenteschi, e ascoltando con lui alcuni dei più importanti compositori dell'epoca - Monteverdi, Gesualdo, Peri, Caccini e molti altri.
  • Prima di diventare il grande romanziere di Il rosso e il nero e della Certosa di Parma, il trentunenne Stendhal diede alle stampe le biografie di tre dei più grandi artisti del secolo appena trascorso. Pubblicate con il lungo titolo di Lettere scritte da Vienna in Austria sul celebre compositore J. Haydn, seguite da una Vita di Mozart e da Considerazioni su Metastasio e lo stato attuale della musica in Francia e in Italia (1814), queste tre biografie godettero di sicura fortuna sia in Francia che altrove. NeoClassica le ripubblica in una traduzione rivista e aggiornata, preceduta dall'introduzione di Alessandro Arbo e da un ricco apparato bio-bibliografico.
  • Con questo volume si intende offrire un omaggio a Francesco Giannattasio, un caro amico e collega che ha tanto contribuito allo sviluppo della ricerca e della riflessione teorica nel campo dell’etnomusicologia. Sono stati invitati a partecipare coloro che più da vicino hanno seguito il suo lavoro, che si è alimentato di un costante dialogo con diverse discipline, dall’antropologia alla linguistica, dalla musicologia alla psicologia e alla psichiatria. Scritti di Steven Feld, Agostino Ziino, Maurizio Agamennone, Roberta Tucci, Piero Innocenti e Marielisa Rossi, Sergio Bonanzinga, Nicola Scaldaferri, Nico Staiti, Antonello Ricci, Grazia Tuzi, Fulvia Caruso, Giorgio Adamo, Laura Faranda, Giovanni Giuriati, Vincenzo Caporaletti, Bernard Lortat-Jacob, Giorgio Banti and Simone Tarsitani, Paolo Di Giovine, Serena Facci, Ignazio Macchiarella.
  • Futurista lo fu la pittura, la scultura, la letteratura ma anche, come si sa, la musica. In questo pamphlet realizzato da NeoClassica, alcuni dei maggiori interpreti della stagione futurista mettono in luce pregi e difetti dell'arte dei suoni declinata in accezione futurista. Aprono il volume due scritti di Giannotto Bastianelli, seguono articoli di Giorgio Barini, fine giornalista musicale, Jules Écorcheville, in prima traduzione italiana, Silvio Mix, musicista futurista fra i più originali, J.-C. Barbiery, sulle possibilità cinematografiche della musica futurista. A riprova di un'arte che, a distanza di più di un secolo, non smette di interrogare.
  • L’ascolto della musica dell’Altro è un fenomeno affascinante perché «intriga il modo in cui così tante persone oggi, pur perdendo il significato implicito di gran parte della musica che ascoltano, la “fraintendono” in un modo così creativo ed efficace da renderla compatibile con le proprie vite» (Sorce Keller). Questo libro ne illustra un caso paradigmatico: quello di una generazione di italiani, adolescenti negli anni Settanta, che hanno plasmato le loro identità dialogando con la musica dell’Altro latinoamericano, fino a renderla un ingrediente fondamentale dei loro immaginari, sogni e utopie.
  • Il volume concerne i drammi per musica di Alessandro Scarlatti dal Flavio Cuniberto, allestito a Pratolino nel 1702, alla Griselda, apparsa a Roma nel 1721. Vengono prese in considerazione le “prime” intonazioni la cui responsabilità sia attribuibile per intero al musicista palermitano, più le tarde rielaborazioni d’autore per Roma di due dei lavori scritti originalmente per Pratolino: Turno Aricino (1720) e Arminio (1722). La materia è suddivisa in due parti: la prima contiene sia un esame dei soggetti, dei nuclei drammatici e degli eventuali accomodi (in caso di libretti di lungo corso) dei drammi per musica di Scarlatti, sia un quadro delle caratteristiche stilistiche e formali della musica in ottica generale e sistematica; la seconda parte descrive più in dettaglio, e in prospettiva cronologica, le intonazioni di cui sussistano fonti, in specie riguardo ai rapporti e alle alternative possibili fra musica, parole e gesto negli snodi melo-drammatici di maggior rilievo.

    SOMMARIO

    PREMESSA ELENCO DEGLI ESEMPI MUSICALI ASPETTI STORICI, ESTETICI E FORMALI Luoghi, occasioni, drammi Scene comiche Forme e mezzi compositivi LE OPERE Il Flavio Cuniberto Arminio Turno Aricino Il Mitridate Eupatore Il trionfo della libertà L’amor volubile e tiranno La principessa fedele La fede riconosciuta Il Ciro Scipione nelle Spagne L’amor generoso Tigrane Carlo re d’Alemagna Telemaco Cambise Marco Attilio Regolo Griselda ESEMPI MUSICALI BIBLIOGRAFIA INDICE DEI NOMI
  • Il volume è uno studio etnomusicologico secondo l’approccio “bi-musicale” sulla tradizione di canto femminile denominata sindhen. Fiorita nelle corti di Yogyakarta e Surakarta (Giava centrale, Indonesia) tra i secoli XVIII e XIX, in un periodo di restaurazione dei costumi, la prassi sindhen si è diffusa enormemente fino a divenire una delle tradizioni vocali più rappresentative della cultura indonesiana. I requisiti fondamentali della sindhen indicati come rupa (“aspetto”), guna (“conoscenza”) e swara (“voce”) sono quelli che ancora guidano le cantanti odierne che aspirino ad esibirsi nei contesti più tradizionali nonostante la forte apertura alle innovazioni del secolo corrente che determinano nuove trasformazioni nella prassi canora e nella concezione dell’artista femminile nella società. La presentazione del volume è di Giovanni Giuriati.

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