Come tutto il grande teatro, l’opera in musica mette in scena relazioni conflittuali, di natura affettiva, erotica, sociale e politica, tra individui appartenenti a famiglie, ceti, fazioni, nazionalità a loro volta in conflitto tra di loro. La sezione più ampia di questo libro, nella quale Fabrizio Della Seta raccoglie, aggiornati, saggi apparsi in riviste e volumi miscellanei, studia i modi in cui, nell’opera tra Sette e Ottocento, l’azione convergente di parola musica e gesto dà vita scenica all’emergere e all’evolversi di tali rapporti, a confronti che a volte portano alla soluzione del conflitto, più spesso falliscono per la difficoltà di stabilire una comunicazione perturbata da vincoli, pregiudizi, incomprensioni, reticenze. Tra gli autori affrontati da Della Seta, con strumenti liberamente ripresi dalla teoria letteraria, dalla linguistica, dalla psicoanalisi e dall’antropologia culturale, vi sono
Mozart, Rossini,
Donizetti,
Verdi e Wagner. E, dato che i modi della comunicazione interpersonale cambiano nel tempo riflettendo l’evoluzione di mentalità e ideologie, la vicenda delineata interessa non solo gli studi operistici ma anche quelli di storia culturale, politica e sociale.